Mindfulness e sport

“I più grandi atleti del mondo, prima ancora di vincere sul campo, vincono nella loro testa.” M.P. Michael Jordan attribuisce alla Mindfulness il merito di aver trasformato la sua leadership in campo con i Chicago Bulls, aiutandolo a guidare la squadra in sei campionati NBA.

Secondo la definizione di John Kabat-Zinn : “Mindfulness significa prestare attenzione in un modo particolare, con intenzione, nel momento presente, senza giudicare, come se la propria vita dipendesse da questo.”

Ma qual’è il punto di incontro tra Mindfulness e sport?

In un contesto sportivo la Mindfulness non agisce direttamente sulla prestazione, ma indirettamente.
Una regolare pratica di consapevolezza aiuta a coltivare un’attenzione stabile, calma e prolungata, senza distrarsi.
I grandi sportivi sono consapevoli dell’importanza che riveste la mente in tutti gli sport, in alcuni come il golf e il tennis, la condizione mentale focalizzata sull’obiettivo è più che fondamentale.

“Il baseball è per il 90% mentale e per l’altra metà fisico”

Yogi Berra

Studi recenti hanno evidenziato che gli atleti con una regolare pratica di Mindfulness sono più capaci di controllare la propria attenzione. Se l’attenzione non si disperde su contenuti irrilevanti, c’è una maggiore lucidità e quindi efficacia nell’ottenere i risultati.

La Mindfulness migliora la concentrazione per facilitare il raggiungimento di uno stato di “flow”, “il flusso”. Nel linguaggio sportivo si parla di “trance agonistica”, è uno stato di coscienza in cui la persona è completamente immersa nell’attività. I grandi giocatori conoscono bene questa esperienza.

Quando sei nel flusso le cose semplicemente rallentano. Quando accade, non cerchi di concentrarti su
ciò che sta succedendo attorno a te, perché fuori, nella folla potresti perdere tutto in un’ attimo. Devi
cercare di rimanere nel presente, senza permettere che nulla rompa quel ritmo, senza preoccuparti di
quello che è appena successo, il canestro che hai mancato, il fallo che hai commesso due minuti prima,
perché è già passato, non ci sono distrazioni emotive né ansie su ciò che è o non è accaduto.

La pratica regolare incide sull’esposizione, in particolare permette di rimanere in contatto con l’esperienza spiacevole senza evitarla. Significa che la persona migliora la capacità di gestire un momento stressante o spiacevole durante una gara o un allenamento, senza farsi sopraffare. Nello sport, è fondamentale imparare a gestire le proprie emozioni, tollerare la frustrazione e l’ansia da prestazione. La Mindfulness migliora la capacità di regolazione emotiva e gestione dell’impulsività, aiuta ad avere più fiducia in se stessi e a rimanere più centrati e meno nervosi durante le partite e le prove della vita.

Nello sport, l’attenzione al respiro aiuta a focalizzarsi su ciò che si ha di fronte: la palla, la mazza, la racchetta, l’acqua, piuttosto che sulle distrazione interne e d esterne. Questa è la condizione mentale necessaria per lasciare andare, entrare “nel flusso” e diventare un tutt’uno con tutti questi elementi.

“Se vuoi sconfiggere l’ansia della vita, vivi nel momento presente, vivi nel respiro”.

Amit Ray

Quando portiamo un’attenzione consapevole al respiro, infondiamo in noi stessi energia vitale e ci ancoriamo al nostro centro profondo. Stare in questo spazio di quiete rende più semplice essere consapevole della respirazione. All’inizio non è semplice, la mente tende a vagare o a fissarsi su alcuni pensieri ricorsivi. Con una pratica diligente, alla fine si impara a calmare la mente riportando ogni volta l’attenzione al respiro. Come tutto ciò che richiede allenamento, quanto più lo si pratica, tanto più facile diventa. Quanto più è profonda la respirazione, più attiva il sistema nervoso parasimpatico che rallenta il corpo e gli infonde energia, siamo sempre più rilassati e presenti nel qui e ora..

Timothy Gallwey capitano del Tennis Team di Harvard,ha scoperto che un modo efficace per rimanere concentrati sul qui e ora tra un punto e l’altro è quello di concentrarsi sul respiro. Perché? Cosa c’è di più presente nel qui e ora del respiro? Quando focalizziamo l’attenzione sul respiro dirigiamo la nostra attenzione su qualcosa che è strettamente legato all’energia vitale del corpo. Quando la mente segue il ritmo naturale del respiro tende a diventare calma e assorta.

Lo stesso John Kabat-Zinn aveva messo a punto un training di Mindfulness per gli atleti di canottaggio futuri olimpionici. I ricercatori hanno riferito che gli atleti avevano superato le aspettative dell’allenatore. Gli atleti stessi hanno affermato che la Mindfulness li aveva aiutati a tirar fuori il loro pieno potenziale.

Negli ultimi dieci anni sono stati sviluppati programmi di training basati sulla Mindfulness sostenuti da una ricca ricerca scientifica che evidenzia l’efficacia. L’aspetto mentale della prestazione sportiva rappresenta l’elemento che chiude il cerchio dei fattori che determinano il successo di un programma di allenamento perché, oltre alla preparazione fisica e tecnica, quello che fa la differenza è la presenza mentale, la consapevolezza.

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